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Immagine del redattoreMassimiliano Valente

Boicottando noi stessi distruggiamo il mondo ?

E se ad affliggere il mondo dai tanti mali moderni non fossero dei complotti internazionali , ma noi stessi che ci auto - boicottiamo ?


Per comprendere questa mia analisi occorre fare un piccolo sforzo , quello di cambiare per un attimo L’angolazione da cui quotidianamente scrutiamo l’universo .


Se a far eco alla miriade di lamentele in ordine a tutto quello che i nostri politici , i poteri forti , le varie lobby tipo big Pharma perpetrano quotidianamente contro di noi , individuiamo puntualmente una quantità pressoché sconfinata di soggetti pronti a condividere teorie ed a consolidare tesi più o meno comprovate , a valutare invece il corso degli eventi come fiume inerziale dovuto alla nostra personale pigrizia ed inadeguatezza a fronteggiare individualmente le avversità , facciamo gran fatica a trovare proseliti !


Questo si potrebbe tradurre in termini matematici formulando un equazione ben precisa : meno” siamo ( inteso come consapevoli di noi stessi )“meno ci percepiamo” e di conseguenza meno riusciamo a valutare criticamente l’ambiente nel quale viviamo .


Una delle grandi colpe della globalizzazione , accelerata in modo indiscriminato dall’avvento delle nuove tecnologie e del web è stata quella di averci svuotati quasi completamente del senso critico che in passato era ben radicato nelle precedenti generazioni . Se ci pensate bene oggi difficilmente tendiamo a formarci delle opinioni consolidate senza consultare il web ed i vari opinion leader di settore , tendiamo a ricercare il perché al di fuori dei confini della nostra persona , deformando talvolta la percezione di ciò che ci accade e di quello che stiamo vivendo .


Sono tanti gli esempi di come l’uomo moderno tenda a vivere il presente proiettato in una dimensione ben lontana dalla realtà , basti pensare quanto la sfera spirituale di ognuno di noi abbia via via ridotto il proprio spessore infrangendosi contro la realtà materiale da cui siamo immersi full time .


Di seguito alcuni esempi pratici che personalmente ho analizzato e tradotto in comportamenti sociologi di massa . 1) Spesso partecipiamo ad eventi o facciamo coincidere il divertimento con l’appagamento per aver scattato delle belle fotografie , che in realtà non sono frutto della gioia sincera del momento ma di quella che verrà dopo che i nostri amici avranno cliccato like sui social media . 2) Tendiamo ad identificare il prossimo anziché sulla base dei nostri parametri discrezionali soggettivi , bensì in relazione a quale gruppo , moda , tendenza essi seguano od appartengano .

3) non prendiamo posizione in merito a fatti ed eventi politici o socio-politici senza aver attinto informazioni sempre e comunque filtrate da terzi .


Tutto questo vale da preambolo alla breve ma intensa riflessione che voglio con voi condividere :

Esiste ancora il potere individuale ( e di conseguenza collettivo ) dell’uomo ?

Siamo sicuri che quello che a noi pare libertà in realtà non sia altro che una uniformità ?

E possibile che in nome di una distorta percezione di ciò che ci circonda in realtà ci facciamo rimbalzare addosso gli eventi quotidiani senza avere la forza né individualmente ne’ collettivamente di sovvertire anche le più minime ed evidenti ingiustizie ?

Tradotto : siamo già un branco di pecoroni o ci avviamo ad esserlo !? Perché se così fosse allora è inutile rincorrere il complotto , sarebbe ininfluente elaborare ed avvalorare teorie , talvolta forgiate ad arte da coloro che soffiano e speculano sul fuoco della congiura !

Se così fosse il problema di fondo dei nostri tempi saremmo noi stessi che non avremmo ne’ la voglia ne’ il coraggio di combattere .


A volte penso che nessun potere forte nella storia ha mai resistito all’orda di chi convinto delle proprie ragioni abbia tenacemente combattuto , ma temo che al sistema che attualmente governa il mondo e le nuove dinamiche socio economiche , sia davvero difficile opporre resistenza !


Penso che forse qualcuno negli anni 80 abbia studiato il nostro comportamenti quando posseduti dai dai videogiochi ignoravamo per ore la realtà che ci circondava ed immagino che questo qualcuno abbia poi via via implementato e sviluppato un sistema sempre più sofisticato per staccarci dalla realtà , dalla vera socialità !

E mo’ ? E mo’ sono e saranno per lungo tempo cavoli amari !

MV

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