Curiosità e tecnologia: il motore del mio percorso
La mia storia con la tecnologia è iniziata molto prima che diventasse centrale nella mia vita professionale. È sempre stata una passione che mi ha accompagnato fin dalla mia infanzia , un filo conduttore che ha legato i miei interessi personali alle mie scelte imprenditoriali.
Tutto iniziò con il Commodore 64, il mio primo computer. Quel piccolo gioiello, che oggi sarebbe considerato preistorico, mi aprì gli occhi su un mondo di possibilità. Da lì passai al Commodore 128 e poi al leggendario Amiga 500, che rappresentava il futuro dell’intrattenimento digitale con la sua grafica ed audio rivoluzionari. Non si trattava solo di giocare o di esplorare le funzionalità di quei sistemi, ma di scoprire come potessero cambiare il nostro modo di comunicare ed interagire.

Poi arrivò il mio primo Macintosh LC, il primo Mac a basso costo della storia, con il monitor monocromatico. Era una macchina straordinaria per quei tempi, che mi spinse a continuare il percorso con Apple. Negli anni ‘90, mi ritrovai ad avere tra le mani un dispositivo che pochi conoscevano: il Newton, il primo palmare creato da Apple. Anche se non fu un grande successo commerciale, mi fece intravedere un futuro in cui la tecnologia sarebbe diventata sempre più personale e portatile.
Internet e comunicazione: una rivoluzione in diretta
Negli anni ‘90, quando Internet era ancora un territorio sconosciuto per la maggior parte delle persone, io ebbi la fortuna di viverne i primi passi. All’epoca non esisteva Internet come lo conosciamo oggi; c’erano i terminali Videotel, installati in luoghi come pub ed uffici. Io lavoravo in una radio privata e ricordo con entusiasmo come supportammo l’idea di utilizzare quei terminali per connettere le persone. Fu una delle prime forme di chat, un precursore delle piattaforme di comunicazione moderna.
Ma la mia passione per la comunicazione era iniziata molto prima, con il CB (Citizen Band), una radio ricetrasmittente che mi permise di esplorare il mondo della comunicazione amatoriale. Il mio entusiasmo per la tecnologia non era solo legato ai diposistivi digitali , ma all’idea che questi strumenti potessero abbattere le barriere, connettere le persone ed aprire nuove prospettive.
Una visione costante verso il futuro
Questa curiosità innata mi ha sempre spinto a rimanere aggiornato, a cercare di capire dove stesse andando il mondo ed a immaginare come avrei potuto giovare di quella trasformazione. Dall’esplorazione del primo Internet alla scoperta di nuovi strumenti tecnologici, ogni passo è stato una fonte di ispirazione per il mio percorso imprenditoriale.
Se oggi posso guardare indietro e riconoscere una coerenza nella mia storia, è proprio grazie a questa passione: il desiderio di innovare, di sperimentare e di trovare nuove strade per fare ciò che nessuno aveva ancora fatto.
Un punto di partenza per ogni imprenditore
Credo che questa curiosità e questo entusiasmo per la tecnologia non siano stati solo un elemento personale, ma un vero e proprio vantaggio competitivo nel mio percorso imprenditoriale. La tecnologia non è mai stata per me solo un mezzo, ma una finestra su possibilità inesplorate.
Con questo spirito, affronto ancora oggi ogni nuova sfida. Che si tratti di innovazioni come l’intelligenza artificiale, l’IoT o la blockchain, so che ogni tecnologia porta con sé una rivoluzione che, se colta al momento giusto, può cambiare non solo un’azienda, ma anche la vita delle persone.
L’imprenditoria è un viaggio affascinante, una strada fatta di sfide, innovazioni e cambiamenti costanti. Guardando indietro a decenni di esperienza, posso dire con certezza che nulla resta mai immutato. Ogni periodo storico porta con sé nuove opportunità ed ostacoli, trasformando il modo di fare impresa.
Di seguito voglio ripercorrere i momenti chiave della mia carriera e condividere alcune lezioni che credo siano fondamentali per chiunque voglia intraprendere o continuare questo percorso.
1. Dalla carta al digitale: la rivoluzione tecnologica
Quando ho iniziato, il lavoro quotidiano era molto diverso. Non esistevano computer o e-mail. Le trattative si facevano faccia a faccia o per telefono, i documenti venivano scritti a mano o battuti a macchina. Poi è arrivata la rivoluzione tecnologica. I primi personal computer, i software gestionali, Internet: tutto questo ha reso il lavoro più veloce ed efficiente, ma ha anche creato nuove complessità.
Negli ultimi anni, tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle Cose (IoT) e la blockchain stanno spingendo ulteriormente i confini dell’imprenditoria. Un esempio concreto che ho vissuto è l’applicazione dell’IoT e dell’AI nel settore alberghiero, dove le tecnologie non solo migliorano l’efficienza operativa, ma anche l’esperienza dei clienti.
Lezione: La tecnologia non è un nemico, ma un alleato. Adattarsi e restare al passo con le innovazioni è fondamentale. Resistere al cambiamento significa rischiare di diventare obsoleti.
2. La globalizzazione ed il valore delle relazioni umane
Negli anni ‘70 e ‘80, fare impresa era un affare locale. Con la globalizzazione, tutto è cambiato. Ho avuto l’opportunità di collaborare con partner di diverse nazionalità, adattandomi a culture e modi di pensare molto diversi dal mio. Questo ha reso il business più dinamico, ma anche più complesso.
Ad esempio, ricordo un progetto importante con partner internazionali in cui la sfida principale non era tanto organizzativa o numerica ( lato risultati ) , ma consisteva nel costruire fiducia.
La fiducia si costruisce ascoltando, rispettando le differenze culturali e mantenendo sempre la parola data.
Lezione: Nonostante la globalizzazione e la tecnologia, il fattore umano rimane centrale. Le relazioni autentiche sono la chiave per costruire partnership solide e durature.
3. La resilienza: il cuore dell’imprenditoria
Nessun percorso imprenditoriale è privo di difficoltà. Ho affrontato crisi economiche, investimenti sbagliati e momenti di grande incertezza. Ad esempio, durante la crisi finanziaria del 2008, ho visto molti colleghi abbandonare progetti per paura del rischio. Io, invece, ho scelto di reinventarmi. Non è stato facile, ma è stato necessario.

La resilienza è stata la mia ancora di salvezza. Ho imparato che le crisi non sono la fine, ma un’opportunità per ripensare strategie, ottimizzare risorse e trovare nuove soluzioni.
Lezione: Le difficoltà fanno parte del viaggio. Ciò che conta non è evitarle, ma imparare a superarle con determinazione e creatività.
4. Sostenibilità ed etica: le nuove basi del business
Fino agli anni ‘90, la sostenibilità non era un tema centrale. Oggi, invece, è diventata una priorità. Le imprese non possono più ignorare l’impatto ambientale e sociale delle loro attività. Questo cambiamento mi ha fatto riflettere su come il successo non sia solo una questione di numeri, ma anche di valori.
Nel settore alberghiero, per esempio, ho lavorato su progetti che integravano energia rinnovabile e gestione intelligente delle risorse. Non solo per ridurre i costi, ma per costruire un modello di business più responsabile.

Lezione: L’etica e la sostenibilità non sono costi aggiuntivi, ma investimenti che creano valore a lungo termine, sia per l’impresa che per la società.
5. Mai smettere d’ imparare
Un errore che ho visto fare da molti imprenditori è pensare di sapere già tutto. La verità è che l’apprendimento non finisce mai. Ho avuto la fortuna di lavorare in settori diversi, accumulando conoscenze che si sono arricchite grazie anche alle difficoltà incontrate durante il percorso . Questa multidisciplinarità mi ha insegnato che ogni esperienza, anche quelle apparentemente più lontane dal proprio campo professionale specifico , possono offrire spunti utili.
Ad esempio, il mio interesse per la tecnologia mi ha portato ad ottenere un brevetto per una soluzione che opera la suddivisione automatica dei pagamenti digitali. Questa idea, nata da una necessità pratica, si è trasformata in un progetto innovativo con applicazioni potenziali in molti settori.

Lezione: Restare curiosi è la chiave per innovare e crescere, anche in fasi avanzate della carriera. Ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da scoprire.
Se c’è una cosa che ho imparato in decenni di carriera , è che il cambiamento è l’unica costante. Adattarsi, innovare e mantenere saldi i propri valori sono le chiavi per affrontare qualsiasi sfida.
Se hai vissuto esperienze simili o vuoi condividere il tuo punto di vista, lascia un commento.
L’evoluzione non è mai un processo individuale, ma una conversazione collettiva da cui tutti possiamo imparare.
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