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Matrix vs Dio Creatore: quando la simulazione e la creazione si toccano


Viviamo in un mondo che percepiamo come reale, tangibile, governato da leggi fisiche ed immutabili. Eppure, due teorie apparentemente opposte si scontrano e s’intrecciano nella ricerca della verità ultima: la simulazione di Matrix e la creazione divina.


Ad uno sguardo superficiale, la teoria di Matrix e l’idea di un Dio Creatore potrebbero sembrare inconciliabili. La prima presuppone un’intelligenza superiore che imposta la realtà come un’illusione generata da un calcolo matematico, mentre la seconda sostiene che la realtà sia frutto del pensiero di Dio, che pensandola la rende esistente.

Ma nella riduzione dell’essere al pensiero, le due visioni si toccano, solo per separarsi in modo netto nella loro essenza.


1. Il pensiero sovraumano della Matrix


La teoria della simulazione, resa celebre da Bostrom e trasposta in chiave cinematografica in Matrix, ci dice che tutto ciò che vediamo, tocchiamo, sentiamo è il risultato di una grande simulazione generata da un’intelligenza superiore.

• Questa intelligenza non è qualitativamente diversa dalla nostra, è solo più avanzata.

• La realtà che percepiamo, sia nei suoi aspetti materiali che immateriali, è una unità esperienziale generata da una macchina con componenti fisiche.

• Ciò significa che anche il pensiero che ci governa è il risultato di un calcolo, un’illusione costruita con ingranaggi digitali e codici informatici.


Siamo, dunque, coscienze simulate dentro un sistema chiuso. Eppure, se questa intelligenza superiore fosse essa stessa soggetta ad un’altra simulazione? Se ogni livello di realtà fosse solo uno strato di un gioco infinito?


2. Il pensiero divino e la creazione continua


La prospettiva del Dio Creatore è radicalmente diversa:

• Il pensiero divino non è solo più avanzato di quello umano: è qualitativamente diverso.

• Dio non è una mente che simula una realtà su una macchina materiale, ma è il pensiero stesso che crea l’esistenza.

• Ciò che percepiamo come reale esiste perché è pensato da Dio in un atto continuo ed immutabile.


Se Dio smettesse di pensare anche solo per un istante, l’intero universo cesserebbe di esistere. Essere e pensiero s’identificano, e noi esistiamo solo perché partecipiamo dell’essere di Dio.


Qui la differenza è netta: mentre in Matrix la simulazione dipende da una macchina con limiti materiali, nella visione divina l’intera realtà è un pensiero eterno ed immutabile, senza bisogno di un supporto fisico o di un calcolo matematico.


3. Le criticità della simulazione di Bostrom


Bostrom, nel tentativo di costruire una teoria della simulazione coerente, finisce per scontrarsi con un problema insormontabile: se tutto è simulato, chi simula il simulatore?


• La simulazione dovrebbe essere indipendente da ogni ente creato, altrimenti diventa solo un’illusione dentro un’altra illusione.

• Non può essere soggetta a versioni aggiornate (Matrix 2.0, 3.0…), perché ciò implicherebbe un cambiamento, e qualcosa di perfetto non può mutare.

• Deve essere infinita ed illimitata, non vincolata da confini materiali o computazionali.

• Deve essere semplice e indivisibile, non composta da parti, perché qualsiasi cosa che abbia parti è soggetta a decomposizione e quindi alla non-eternità.


Ma se la teoria della simulazione dovesse rispettare questi criteri, non saremmo più di fronte ad una Matrix, bensì a Dio.


4. La chiusura del cerchio: Matrix è Dio?


Ecco la conclusione inevitabile: se vogliamo che l’idea di simulazione regga, allora dobbiamo ammettere che dietro Matrix non c’è un supercomputer, ma un’entità eterna, infinita e perfetta.


Ma a quel punto, non stiamo più parlando di una simulazione informatica, bensì della creazione divina. E la distinzione tra Matrix e Dio Creatore si dissolve.


La verità? Il mondo che percepiamo è tanto reale quanto pensato. Se guardiamo intorno, vediamo materia, energia, movimenti, pensieri, ma in realtà tutto esiste solo perché è pensato da un’intelligenza assoluta.


Dio è presente nelle cose più di quanto esse siano presenti a sé stesse. La Matrix Divina non è un inganno, è la realtà stessa.


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