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Meglio soli che svenduti: il valore della dignità in un mondo di leggerezze




Meglio soli che svenduti



C’è un prezzo che non vale mai la pena pagare:

il prezzo della propria dignità.


Viviamo in un tempo dove tutto sembra facile:

i sentimenti leggeri,

i legami temporanei,

i sorrisi di circostanza.

Dove chi si avvicina a te lo fa senza avere il coraggio di fermarsi davvero.


Ma la verità è un’altra.

La verità è che è meglio restare soli che svendersi!


La solitudine non è un fallimento



Essere soli non significa essere deboli.

Significa non accontentarsi di chi si avvicina per bisogno e non per scelta.

Significa proteggere il proprio cuore da chi cerca una compagnia solo per riempire i propri vuoti.


Chi sa stare solo:


  • Non accetta affetto a metà.

  • Non chiude gli occhi davanti all’egoismo travestito da dolcezza.

  • Non resta dove non c’è verità.



Chi sa stare solo ha imparato che l’amore non è un ripiego.



La dignità non si baratta per una carezza a metà



Chi svende sé stesso per non restare solo,

si sveglia un giorno accanto a chi non ha mai davvero voluto restare.


E poi è troppo tardi.


Perché chi dà tutto a chi ha paura di riceverlo,

alla fine si ritrova svuotato.

E chi accetta rapporti leggeri,

prima o poi capisce che si è alleggerito anche il rispetto per sé stesso.




La libertà interiore non ha prezzo



A chi ha scelto la leggerezza,

a chi ha usato i sentimenti come un passatempo,

a chi ha creduto di poter prendere senza dare,

la vita prima o poi presenta il conto.


E quando arriva il momento di capire chi sei,

se hai seminato vuoto, raccogli solo silenzio.


Chi si ama davvero:


  • Non cerca pezzi di felicità negli altri.

  • Non si fa scegliere da chi è confuso.

  • Non scambia il rispetto per qualche ora di compagnia.



La vera libertà è restare integri, anche quando costa.



Selezionare chi può starti vicino non è superbia: è sopravvivenza



Non tutti meritano di camminare con te.

Non tutti sanno cosa vuol dire esserci davvero.

Non tutti hanno il coraggio di guardarti negli occhi e non fuggire.


E va bene così.


Meglio aspettare chi sa stare.

Chi non ha paura della profondità.

Chi non usa il tempo degli altri per tappare i suoi buchi.


Meglio soli che anestetizzati



Ci sono persone che non ti amano.

Ti usano per non sentirsi soli.

Riempiono i giorni, le sere, i viaggi,

ma scappano appena intravedono qualcosa di vero.


Non c’è peggiore solitudine che sentirsi soli accanto a chi dovrebbe vederti.


Per questo:


  • Meglio una sera in silenzio che cento sorrisi vuoti.

  • Meglio un viaggio da soli che mille cene di apparenze.

  • Meglio una strada vuota che un amore che pesa come una maschera.



Meglio soli che svenduti.


Meglio camminare fieri da soli,

che accompagnarsi a chi non ha il coraggio di scegliere,

di restare,

di costruire.


Perché chi vive di leggerezza,

prima o poi si ritrova a mani vuote,

a chiedersi perché non ha saputo trattenere ciò che valeva davvero.


Ma chi ha imparato a rispettarsi,

non torna mai più indietro.

Non si svende.

Non si abbassa.


E chi non ha saputo riconoscerlo…

ha già perso tutto.

MV





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