Adolfo Wildt: il genio inquieto che abita le ville nascoste di Milano e dintorni
- Massimiliano Valente
- 13 ore fa
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Un giorno del 2021 decisi di fare un giro, senza aspettative, e finii a scoprire una villa dimenticata, una statua di Venere coperta di muschio ed un altorilievo di Adolfo Wildt .
A me è successo così: una gita sul Lago Maggiore, con Vittorio Sgarbi, tra statue rotte, balconi liberty e piante che si mangiano i muri.

Wildt, l’artista spigoloso
Wildt è uno scultore che a Milano senti ancora nell’aria, basta passare davanti alla Triennale of infilarsi in certe case nobili: maschere tese, volti stirati, tagli netti.
Nasce e cresce nell’Italia di fine Ottocento, trova nel fascismo un momento di visibilità (fu apprezzato dal regime, come molti artisti di allora) ma la sua arte non è mai stata propaganda: era inquietudine pura, spiritualità dura, nulla di celebrativo.

Dal fascismo all’asta
Per anni Wildt è rimasto schiacciato dal peso dell’etichetta “arte di regime”. Ma piano piano il mercato ed i critici hanno ripulito questa polvere: oggi una sua opera è rara, preziosa, contesa. Non è mai banale, mai solo decorazione. Ogni volto pare un urlo trattenuto.

Le “maschere conivgi”
Quel giorno, nella villa sul lago, abbiamo trovato questo altorilievo: due facce, una seria, una che ride. Sotto, la scritta “Maschere conivgi” : due volti contrastanti che emergevano da un cerchio di pietra: uno severo e riflessivo, l’altro sorridente ed ironico. Una metafora potente della doppiezza umana, della necessità di convivere con le proprie maschere interiori, un tema caro alla poetica dello scultore.
Nella stessa proprietà , una Venere di Milo senza braccia, in mezzo al verde: era passata da Forlì, in mostra, ed eccola lì, di nuovo ferma, ma viva. Più in là, un Discobolo seduto, abbattuto dal tempo, ma ancora perfetto.
Ci sono artisti destinati a lasciare tracce profonde nella pietra e nella memoria, anche quando il tempo cerca di cancellarle. Uno di questi è Adolfo Wildt, scultore enigmatico e tormentato, la cui presenza artistica è ancora viva nelle dimore milanesi più prestigiose ed in sorprendenti angoli dimenticati.

Milano, Wildt ed il Fascismo
Adolfo Wildt nasce a Milano nel 1868. È un artista che incarna la tensione drammatica del primo Novecento, segnato da inquietudini sociali, politiche e spirituali. Il suo stile, unico ed inconfondibile, è caratterizzato da forme tese, linee nette, volti contratti che sembrano emergere da un dolore interiore intenso e silenzioso.
Durante il periodo fascista, Wildt ottiene una certa notorietà grazie a commissioni ufficiali e pubbliche, che tuttavia non compromettono mai la profondità espressiva delle sue opere. Sebbene il regime ne apprezzi la precisione formale e la monumentalità, l’arte di Wildt non è mai banalmente celebrativa: piuttosto, è una meditazione continua sul dolore umano, sulla fragilità e sulla forza morale dell’individuo.

Lo sdoganamento dal Fascismo e la rivalutazione critica
Per lungo tempo, la fama di Wildt è rimasta oscurata da quel legame superficiale col regime fascista. Negli ultimi decenni, però, un attento lavoro critico e la riscoperta delle sue opere hanno liberato la sua figura da pregiudizi storici, portando a una forte rivalutazione nel mercato dell’arte. Oggi Wildt è riconosciuto come uno degli scultori più originali ed intensi del Novecento italiano, con opere che raggiungono quotazioni molto elevate nelle aste internazionali.
Un giorno sul Lago Maggiore con Sgarbi
Durante una giornata speciale, in compagnia di Vittorio Sgarbi, esplorammo una villa nascosta sulle rive del Lago Maggiore. Tra le ombre di un giardino abbandonato, circondata da piante selvagge e scrostature affascinanti, la scoperta di alcune sculture attribuite proprio a Wildt mi lasciò senza fiato.
Tra queste, un altorilievo impressionante intitolato “Maschere Convivio”, due volti contrastanti che emergono da un cerchio di pietra: uno severo e riflessivo, l’altro sorridente ed ironico. Una metafora potente della doppiezza umana, della necessità di convivere con le proprie maschere interiori, un tema caro alla poetica dello scultore.

Venere ed il Discobolo
Nella stessa villa, l’incontro con due statue straordinarie ci ha riportato ad una mostra tenutasi a Forlì nel 2012 , dove erano state esposte al pubblico la Venere di Milo, mozzata delle sue braccia ma mai della sua bellezza, quasi viva tra le foglie, ed un Discobolo stanco, sdraiato e pensoso, testimone silenzioso del passaggio del tempo e dell’indifferenza umana.
Entrambe provenienti dalla stessa villa del lago maggiore .

Opere iconiche di Wildt
Fra le opere più celebri di Wildt, impossibile non citare:
“Carattere Fiero”: un volto scolpito con precisione chirurgica, feroce ed al tempo stesso affascinante, manifesto di forza interiore e dignità.
“La Vergine”: un volto femminile dalla spiritualità intensa e dolorosa, occhi vuoti rivolti al cielo in una ricerca perpetua di grazia e redenzione.
“Fulcieri Paulucci de’ Calboli”: una maschera funebre di un giovane eroe fascista, che racchiude tutta la tensione estetica e morale del suo tempo.
“Autoritratto”: volto scavato dal dolore e dall’autoanalisi, una rappresentazione cruda e sincera della sofferenza esistenziale dell’artista.

Un aneddoto speciale
Quella giornata sul lago è stata speciale non solo per la scoperta artistica, ma anche per il clima che si respirava: una sorta di nostalgia estetica e la gioia della scoperta .

L’unicità dell’arte di Wildt
Ciò che rende Wildt unico è proprio la sua capacità di creare opere che vibrano di vita interiore. Le sue sculture non sono solo pietra scolpita, ma anime immortalate nella materia, grida silenziose, sussurri di dolore e redenzione. Wildt racconta con la pietra ciò che pochi riescono a dire con le parole.
E forse, proprio questa capacità di emozionare ancora oggi, di apparire improvvisamente davanti a noi in luoghi impensati, rende la sua arte così preziosa e contemporanea.
Le opere di Wildt sono dunque destinate a restare vive e attuali, capaci di parlare direttamente al cuore di chi, anche solo per caso, le incontra lungo il suo cammino.
MV
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